Versi su note d'organo (Libro + CD)

Codice Prodotto: vsno11cc
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Descrizione

Versi su note d'organo (Libro + CD)

 

Corrado Caltagirone
VERSI SU NOTE D'ORGANO
Libro di poesie arricchito da immagini di dipinti dello stesso autore e da lettere di corrispondenza con la Santa Sede.
(CD allegato)

 

PREFAZIONE

Questo mio lavoro nasce certamente dal voler conoscere, sin dalla mia adolescenza, la vita di certi autori e, non a caso, uno in particolare: Sant'Agostino.
I miei superiori, in Seminario a Cartagine, non erano tanto propensi a lasciarmi leggere la vita del suddetto santo.
Dopo più richieste e parecchia insistenza da parte mia, mi viene concessa la lettura con una formale promessa che dovetti fare al Superiore e cioè quella di esporre i miei eventuali turbamenti che ne potessero derivare dalla stessa lettura.
C'è da ricordare anche che la vita di Sant'Agostino, al suo esordio, non è poi così edificante. Si può capire, quindi, la preoccupazione di coloro che erano stati preposti alla mia educazione. Ebbene, penso che tutto scaturisce da quì.
Infatti, le liriche e preghiere "Gesù Redentore" e tante altre che non appaiono in questa piccola antologia sono proprio la sintesi del pensiero agostiniano per eccellenza.
Nella lirica intitolata "Quanto sei fragile" vi è un grande messaggio. L'uomo, con la sua superbia umana, con la sua ostinazione, con la sua indifferenza, sembra non voler ascoltare, nè riconoscere, soppesare, riflettere e ponderare tutto quanto la vita ci propone. Appare, allora, nella sua interezza, la sua fragilità, la sua debolezza. Dio in prima persona ci parla, ci ammonisce e ci rimprovera persino.
Ci dà tuttavia la speranza e l'opportunità di fare qualche passo indietro, vale a dire, fare un atto di umiltà e ci chiede, sempre con il massimo rispetto, di essere fedeli e coerenti. Se torniamo a Lui, se viviamo con Lui, ci accoglie sempre a braccia aperte e per noi tutto cambia. Non meno importante rimane la sintonia che sboccia dalla bellezza del creato e dal rapporto che passa tra il Creatore ed il suo creato. Noi, beneficiari di tante ricchezze, non possiamo restare indifferenti. Ecco allora che nella lirica "Il Mistero in crescendo" si fa una "lode al Dio, artefice di ogni cosa", per l'abbondanza dei frutti della terra, per la generosità di tutte le forze naturali: i 10 fiumi, che sono fonte di vita, il mare, le piante che abbelliscono e ci sostentano, il sole che ci scalda, gli astri tutti, senza eccezione. L'uomo, tuttavia, non può che rimanere affascinato; ecco quindi che si è stupiti, frastornati e deliziati da tanta "Bontà".
Procedendo nella nostra ricerca, la ricchezza per un cristiano è quella di annoverare tra i santi, e qui occorre ben sottolineare, la santa per eccellenza, la madre di Gesù "Maria", chiamata "capolavoro della Volontà Divina". La "Preghiera a Maria" la definirei preghiera senza pari, in quanto la purezza e la Bellezza di Maria sono tali che non vi sono nel nostro linguaggio parole così profonde per esprimere e, a dir poco, decantare lo splendore dell'anima di Maria, nostra Madre Celeste. Diciamo allora con una sola frase: "Tota pulchra es, Maria". Nella poesia "Shalom" (Pace), dedicata al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II nel Maggio 1986, il valore della Pace è celebrato ed espresso in tutto il suo vigore.
L'uomo, per sua natura, non sempre riesce a capire che il dono della pace è tutto. La pace, vista in tutte le sue asserzioni. Il Divin Maestro, tuttavia, si presenta sempre a noi con tre parole: "Pace a voi, fratelli". Di grande tristezza è la fragilità dell?uomo, che cade nella tentazione che lo rende feroce, impassibile talvolta, crudele, oserei dire. L'uomo, sovente, non si ricorda nemmeno della bontà e della misericordia del suo Dio. Non ricorda nemmeno che l'Emmanuele veniva annunciato dai profeti parecchi secoli prima della sua venuta in terra.
L'Uomo giusto, il Santo dei santi, non lo si riconosce tra la sua gente in Palestina. Si perde così di vista la storia del popolo di Dio, la storia della salvezza. Nella confusione, per l'ennesima volta, l'uomo cade in basso, così in basso da condurre il Signore al sacrificio della croce.
Si apre lo scenario straziante della Madre del Signore: lo "Stabat Mater". L'atrocità di questa morte ricalca, con tutta la sua forza, l'orrore, l'abominio, la crudeltà. L'innocente che viene trucidato! La morte, questo abominio, è sempre 11 una triste realtà; ma la crocifissione non è solo morte: è cattiveria, crudeltà, è insensibilità, è tutto quello che di più tremendo possa esserci. Il Signore, per riscattarci dal nostro peccato, dai nostri mali, dalla nostra ingratitudine, è dovuto passare per questa. Le liriche "Sidi Bou Said" e "La Palma" sono un inno alla bellezza del mondo che ci circonda. Questi inni ci fanno ricordare che dobbiamo rispettare il creato, onorarlo e proteggerlo. E' tutto nostro! Ci è stato regalato senza condizione alcuna. Ci occorre, allora, una grande e nobile anima per rispettarlo!
Come ultimo messaggio "Il bambino innocente". L'Uomo, creatura per eccellenza, fatta e creata ad immagine divina, nasce con questo immenso dono, "l'innocenza" che solo i bambini posseggono. Mantenerla integra in tutta la nostra vita è cosa estremamente difficile. Ecco come nasce l'idea di incidere le liriche più rappresentative su un CD che contiene ed offre musiche classiche più ricorrenti nella liturgia ecclesiale. La musica classica e liturgica presentata dal Maestro Grimoaldo Macchia è di grandissima e toccante bellezza; le sue composizioni dai suoni melodici e dolcissimi sono, oserei dire, serafiche. Queste note appese nell?etere cosmico diventano voci e cori di Angeli che cantano! La mia collaborazione con il Maestro e l'ascolto del CD mi suggerisce un immediato abbinamento di note musicali con versi che bene si combinano e si amalgamano.
Con tutto quanto si viene a creare una leggiadra fusione e, grazie anche alla delicatezza del suono dell'organo, un gioco di armonie che volteggiano nell'aria e che non si fermano ma penetrano nell'intimo e profondo del nostro animo.
Corrado Caltagirone

 

Biografia

Corrado Caltagirone, compositore e poeta, è nato a Tunisi nel 1944.
Dopo gli studi classici, compiuti a Cartagine, si trasferisce in Europa per perfezionarsi nelle lingue presso le maggiori università di Francia, Inghilterra e Germania. La sua straordinaria versatilità e capacità didattica lo hanno portato, fin da giovanissimo, a svolgere un?intensa attività di insegnamento delle lingue e, successivamente, a fondare e dirigere istituti linguistici in Italia.
Dal 1974 al 1990 grande è stato l'impegno di Caltagirone a difesa della Scuola privata e Cattolica fortemente attaccata dalle Istituzioni Statali. In questo periodo si costituisce in tutt'Italia l'AGESC (Associazione genitori delle Scuole Cattoliche). Vengono portati avanti molteplici e nuovi progetti puntando sempre più sulla qualità dell'Istruzione e sul valore intrinseco della Cultura Cattolica.
I legami affettivi, un'acuta nostalgia delle proprie origini, le memorie della terra assolata (la costa tunisina dove l?autore ha trascorso gli anni migliori dell'infanzia) costituiscono i motivi più ricorrenti d'ispirazione della sua poesia "immediata". In quanto tale, egli evita di inseguire strutture e paradigmi stilistici.
Egli rifugge dalle belle immagini, dagli orpelli stilistici per puntare alle ragioni del cuore con un discorso diretto, dove il mistero degli esseri viventi, delle forze primitive della natura "non sempre trovano una spiegazione - come afferma il poeta - perchè la nostra natura terrena ci limita e solo lo spirito in comunione con l'Essere Supremo capirebbe ogni cosa".
Risulta evidente nelle composizioni dell'autore una forte istanza spirituale che alimenta, si direbbe, il tessuto connettivo di una tale esperienza, presentata per ora in talune antologie, la quale si rivela indubbiamente "ancorata a una salda concezione filosofica della vita che non ammette sbavature". 75 La sua è una poesia particolare, pervasa da un profondo sentimento cristianocattolico.
Dal 1982 al 1996, partecipando a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, riscuotono grande successo le liriche a sfondo religioso che trattano il Mistero della Fede in tutti i suoi aspetti più importanti.
Nel Giugno 1982, a seguito di liriche inviate al Santo Padre (tra cui il "Tu es Petrus"), l'autore intraprende una fitta corrispondenza con il Papa Giovanni Paolo II che, per mano del Cardinale Palazzini gli conferisce, nel salone dell'Augustinianum in Vaticano, il Diploma di Benemerenza e la targa "Mondo Cattolico".
Nel 1992, al concorso internazionale di poesia "Città di Venezia" (16a Edizione), una sua poesia viene inserita nella Collana "I Contemporanei", ottenendo un posto di tutto rilievo tra i 930 partecipanti.
Nel 1992 l'autore viene inserito nell'opera edita a Milano da Guido Miano Editore tra gli "Scrittori Italiani del secondo dopoguerra", testo: "La Poesia Contemporanea", prefazione di Bruno Maier. Nello stesso anno una sua lirica (Il Bambino Innocente) viene inserita sul Mensile Indipendente di Cultura "Il Fauno", diretto da Giovanni Arcidiacono (Firenze). Il premio viene conferito dal rettore della Facoltà di Lettere Classiche di Pisa.
Nel 1994 compare nella raccolta antologica delle migliori poesie della 12? Edizione del Premio Letterario "Laurentum".
A tutt'oggi continua a scrivere e pubblicare su riviste religiose il suo pensiero agostiniano sul Mistero della Fede.
Stefania Macchia

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