Sei ariette

Artista: Alessia Capodaglio
Codice Prodotto: SADR25AC

Descrizione

Sei ariette

Alessia Capodaglio presenta

SEI ARIETTE  per voce e fortepiano 

Musica di Domenico Ronconi

Partitura + blocco parti.

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Lo storico della musica Francesco Regli, nel Dizionario Biografico dei più celebri artisti melodrammatici, pubblicato a Torino nel 1860, scrive: “Domandate ai nostri nonni chi mai fosse Domenico Ronconi… Vi risponderanno: un portento dell’età sua.” Un’espressione che rivela il grado di fama e considerazione raggiunti dal nostro cantante e compositore. Basti pensare che il I aprile del 1810 l’imperatore Napoleone Bonaparte, stimandolo moltissimo, lo volle a Parigi - come star prestigiosa - per cantare alla festa del proprio matrimonio con l’arciduchessa Marie Louise d’Autriche, alias Maria Luigia di Parma. Per l’esercizio di canto dei propri allievi, Ronconi compose numerose Ariette che furono pubblicate in due volumi a Milano e a Vienna. Mentre una terza raccolta, che qui si presenta, è rimasta allo stato di manoscritto ed è custodita presso la biblioteca musicale “Greggiati” di Ostiglia. Sappiamo che altre Ariette manoscritte o stampate sono conservate in biblioteche inglesi, tedesche, austriache e francesi. Tutte le stampe e i manoscritti delle Ariette di Ronconi non indicano l’autore dei testi, anche se somigliano a quelli dell’abate Pietro Metastasio o dei tanti suoi imitatori. E permane davvero un’ardua ricerca quella di rintracciarli nel mare magnum dei versi del poeta. Sembra che in quel tempo s’indicasse il nome dell’autore del testo soltanto per i lavori di maggiore sostanza quali opere, cantate od oratori. Dunque ogni compositore si prendeva licenza di prelevare qua e là i versi più utili alla propria musica. Il Metastasio resta l’autore indiziato, essendo il poeta più acclamato per la qualità artistica delle numerose pubblicazioni, circolanti anche dopo oltre vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1782. Gli argomenti delle poesie utilizzate evidenziano un esclusivo carattere amoroso e descrivono i turbamenti e le confessioni in un clima di assoluta ingenuità, candore e garbatezza, proprie del secolo, con venature di patetismo decisamente romantico, dove fanno ancora capolino le figure mitiche e retoriche di Dafne e Apollo, seppure sbiadite dalle pluri-secolari apparizioni letterarie. Il periodo creativo di Ronconi si proietta, dunque, a cavaliere tra il Classicismo e il Romanticismo. Un’area non del tutto esplorata e bisognosa di attenzione e considerazione maggiori. Lo testimoniano proprio la produzione di ariette, che verranno definite “italiane”, per distinguerle da quelle originali e primaticce “francesi”, che preludono alla cabaletta e concluderanno il loro sviluppo strutturale confluendo definitivamente nella romanza da salotto. Nato a Lendinara nel 1772, morì a Milano nel 1839. La stampa internazionale ne diede notizia. Un musicologo scrisse: “il nome di Ronconi era per l’arte e per gli artisti di allora quello di un Santo Padre, il nec plus ultra pei pubblici di mezza Europa e di Russia”. Dott.ssa Alessia Capodaglio

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